“Ho lavorato in politica estera per decenni, e questa è una delle trattative più dure a cui ho mai preso parte”. Con queste parole il presidente americano Joe Biden conclude il suo mandato e la sua lunghissima carriera politica, mentre le prime tre donne, per 15 mesi nelle nelle mani di Hamas, fanno rientro in Israele, a poche ore dall'entrata in vigore del cessate il fuoco. Alla vigilia del suo insediamento, Donald Trump affida a un post sul social network Truth il suo pensiero: "I rapiti cominciano a uscire oggi da Gaza. Tre meravigliose giovani donne saranno le prime". Tra queste, anche una cittadina britannica, Emily Damari. “Il rilascio di tre ostaggi oggi è una notizia meravigliosa e attesa da tempo, dopo mesi di agonia per loro e per le loro famiglie, il primo commento del capo del governo inglese, Keir Starmer, che ha ricordato come Emily ora si riunirà alla sua famiglia, compresa la madre Amanda che non ha mai smesso di lottare instancabilmente per riportare a casa la figlia”. "Siamo pronti ad offrire assistenza e sostegno. Il Regno Unito è pronto a fare tutto il possibile per sostenere una soluzione permanente e pacifica" ha concluso. Sollievo è stato espresso anche dal presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, per il quale "L'accordo porta un tanto atteso barlume di speranza nella Regione. Tutte le parti, ha ancora osservato, devono rispettarlo. La pace è l'unica via da seguire"; ha scritto su X. il presidente francese Emmanuel Macron ha concentrato la sua attenzione sul futuro politico della Striscia, ricordando al presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen l'importanza di "ristabilire la governance palestinese a Gaza". Per il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, la liberazione degli ostaggi israeliani "dovrebbe essere utilizzata come opportunità per uno sviluppo pacifico, una prospettiva in cui uno Stato palestinese possa coesistere pacificamente con Israele. "Ovviamente, ha aggiunto, ora dobbiamo garantire che molti aiuti umanitari arrivino a Gaza".