“Ho fatto studiare i miei figli perché con lo studio si riesce a capire la differenza tra legalità e illegalità”. A parlare è il padre di uno dei quattro ragazzi italiani coinvolti nella rissa all'esterno di una discoteca di Cadice, in Spagna. Il figlio è l'unico dei quattro che si trova in carcere, Emilio Di Puorto, 29 anni, in Spagna con il Progetto Erasmus, originario di Caserta, secondo gli inquirenti è il responsabile del calcio che ha ferito il trentenne spagnolo, ricoverato all'ospedale della città Andalusa, dopo essere stato colpito in pieno volto. Le sue condizioni, apparse immediatamente gravi, sono ora in via di miglioramento. “Invocheremo la legittima difesa e l'alterazione psicofisica per l'effetto dell'alcol”, ha fatto sapere il penalista Cipriano Di Puorto, zio di ragazzo attualmente detenuto. “Ho fiducia nella giustizia spagnola” poi ha poi aggiunto, ricordando che la vittima era stata da poco scarcerata per un'altra rissa. “Il primo tempo della rissa è stato nel locale” ha chiarito ancora l'avvocato all'Adnkronos “quando un gruppo di spagnoli, tra cui il giovane che poi rimarrà ferito, è stato cacciato dalla discoteca perché alcuni di loro avevano litigato con gli italiani. Lo hanno testimoniato pure i buttafuori” dice “poi, quando la notte gli italiani, compreso mio nipote, sono usciti dal locale, il gruppo di Spagnolli li ha attesi al varco”. E le immagini che vediamo riprese da un cellulare avrebbero registrato solo la parte finale di quanto accaduto nel locale Mommart, a Punta de San Felipe agli prime luci dell'alba di sabato. Domani ci sarà una conferenza stampa a Siviglia con il Console italiano dove potrebbero emergere altri elementi.