Solo poche ore fa in un'intervista rilasciata nella Repubblica Dominicana dove si trovava, Luis Rubiales aveva annunciato l'intenzione di rientrare a Madrid per difendersi dall'accusa di corruzione. È una bugia che io abbia preso tangenti o fatto speculazioni edilizie a Capo Verde, ho comprato terreni per costruzioni in Arabia Saudita, aveva detto l'ex presidente della Federcalcio spagnola finito nei guai per il caso del bacio alla calciatrice Jenni Hermoso, 20 agosto 2023, vittoria della Coppa del mondo femminile, dimessosi poi per questo dopo molte esitazioni e infine travolto da altre accuse fino a quella di corruzione, appunto. "Il denaro sul mio conto è il prodotto del mio lavoro e dei miei risparmi", aveva precisato nell'intervista. A Madrid Rubiales è rientrato in effetti ma appena messo piede in territorio spagnolo è stato arrestato dalla Guardia Civile che lo ha prelevato direttamente all'aeroporto per portarlo negli uffici del tribunale della capitale dove ad aspettarlo c'era il giudice istruttore dell'inchiesta sui contratti chiusi dalla Federcalcio negli ultimi cinque anni, cioè l'intervallo della sua presidenza. Inchiesta che lo vede indagato per presunta corruzione, amministrazione sleale e riciclaggio di capitali. Sotto la lente dei giudici spagnoli è finito, ad esempio fra l'altro, un contratto da 1,3 milioni di euro per i lavori di ristrutturazione dell'hotel della città del calcio a Las Rozas, vicino a Madrid, sede del ritiro della nazionale per cui si ipotizza che l'impresa appaltatrice abbia presentato preventivi fittizi per aggiudicarsi i lavori. Tutto questo accade proprio nelle stesse ore in cui la commissione di gestione della Federcalcio spagnola è chiamata a convocare le elezioni per il rinnovo della presidenza, che fu di Rubiales.