Russia annuncia mobilitazione di 300.000 riservisti

La guerra all'ottavo mese cerca linfa nella propaganda. Vladimir Putin si complimenta con l'esercito davanti al ministro della difesa; la mobilitazione parziale di 300 mila riservisti russi è terminata. Questa è la comunicazione di Sergej Sojgu al presidente. Si uniranno all'esercito per combattere in Ucraina. Oltre 80 mila riservisti sono già stati inviati al fronte, è il resoconto di Sojgu, ma secondo Volodymir Zelensky, i soldati sono scarsamente preparati ed equipaggiati. Putin ha promesso nuove armi per le truppe di terra, ha chiesto a Sojgu di migliorare l'assetto dell'esercito entro dicembre. La Russia, secondo il presidente ucraino, cercherà però un appoggio nell'Iran per rafforzarlo. Il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, ha ammonito il corrispettivo iraniano Hossein Amir-Abdollahian di interrompere immediatamente la fornitura di armi e droni alla Russia nel corso di una telefonata, circostanze che Teheran ha sempre negato. Armi utilizzate per uccidere civili ed infrastrutture importanti, ha detto Kuleba. Missili sono stati lanciati sugli impianti idrici di Mycolaiv. Ma il problema più impellente è l'elettricità. Sono 4 milioni gli ucraini che risentono della mancanza di energia. L'operatore Deck ha annunciato restrizioni senza precedenti nei prossimi giorni a causa dei danni inflitti alle strutture. A Kiev si è verificata una carenza nella capacità del 30% dei consumi. La centrale nucleare di Zaporizhia è controllata dai russi, creare una zona di protezione attorno è complicato secondo le informazioni diffuse dal direttore dell'agenzia internazionale per l'energia atomica dell'ONU, Rafael Grossi. Dalla regione della centrale più grande d'Europa, arriva un'altra inquietante notizia: il sindaco di Melito, Paul Ivan Fedorov ha dichiarato che 300 bambini portati in Russia per le vacanze, dalle forze occupanti non sono rientrati. Ai genitori, hanno chiesto i vestiti invernali avvertendoli che per ora, non torneranno a casa.