Mosca resiste, contro le sanzioni europee, contro l'opposizione sul campo dell'esercito ucraino. Così, mentre Bruxelles annuncia il nuovo giro di vite per colpire l'economia russa, il Cremlino, tramite il suo portavoce, avverte: "Sono un'arma a doppio taglio. Pensano di farci male ma pagheranno un caro prezzo". Sui colloqui di pace Dmitry Peskov sostiene che non c'è nessun progresso. L'operazione speciale nel Donbass prosegue e la Russia continuerà a definirla così perché il 9 maggio non ci sarà nessuna dichiarazione di guerra totale all'Ucraina, assicura il portavoce del Cremlino, che bolla come sciocchezze e falsità le notizie pubblicate dal quotidiano britannico The Independent. Ma che l'operazione punta verso sud-ovest, fino alla Transnistria, è un'ipotesi che preoccupa concretamente la Moldavia. Charles Michel promette sostegno a Chisinau.























