La NATO deve cambiare e deve farlo subito. Il segretario generale dell'Alleanza Atlantica, Mark Rutte, parla alla Chatham House di Londra e non usa mezzi termini. La NATO, dice, dovrà diventare più forte, più equa e più letale. La Russia per il segretario generale, è sicuramente il pericolo maggiore. Putin dice non è interessato alla pace e entro cinque anni Mosca sarà nelle condizioni di attaccare i Paesi NATO. Per questo già da domani mattina questi dovranno mettersi al lavoro per diventare appunto più forti e letali. Una NATO più forte, dice il segretario generale, vuol dire una NATO i cui membri spendano il 5% del loro PIL in armi e difesa. Il 3,5% dovrebbe essere destinato a mezzi militari come armamenti, munizioni e sistemi di difesa. L'1,5% in infrastrutture e sistemi industriali utili alla crescita delle capacità difensive. Più forte vuol dire anche che l'alleanza dovrà aumentare di cinque volte, le capacità dei propri sistemi di difesa aerea e missilistica. Una NATO più equa vuol dire far sì che tutti i suoi Stati membri contribuiscono in proporzione con la stessa cifra. Con un'alleanza più letale invece, e questo è certamente il termine che sorprende di più, Rutte spiega di puntare a un cambio di mentalità dei Paesi dell'alleanza. Deve essere chiaro a tutti, dice, che chi ci attacca ne subirà le conseguenze, che risponderemo in maniera efficace e dura. La speranza, dice il segretario generale, non è una buona tattica di difesa, non si può continuare a vivere incrociando le dita perché le minacce sono sempre maggiori. Di tutto questo e dei tempi per la realizzazione se ne discuterà al prossimo vertice tra leader NATO a L'Aia a fine giugno. Intanto è arrivata già la prima reazione da Mosca per il portavoce del Cremlino Peskov, la NATO ha gettato la maschera. Ora, ha detto, sta dimostrando in modo palese la sua essenza di strumento di aggressione e di scontro. .