Compagna, amica, socia, amante e come lui, perversa e criminale. Disney macchine già Ghislaine Maxwell e Jeffrey Epstein erano due anime gemelle, due anime marce e ora la donna è complice del finanziere miliardario pedofilo, morto suicida in carcere la scorsa estate, è stata arrestata dall'FBI in New Hampshire, dove si nascondeva da dicembre. Ghislaine, figlia del discusso magnate dei media britannico, Robert Maxwell, era arrivata a New York dall'Europa all'inizio degli anni 90, conobbe Epstein quasi subito, intrecciando con lui un rapporto diabolico che dura fino ai primi anni del 2000. Grazie alla sua classe e alla sua eleganza, lei adescava per lui e per i loro potenti amici, ragazzini minorenni, per poi portarli in una delle tante tane del lupo. Epstein, infatti, aveva un patrimonio di oltre 600 milioni di dollari, case da sogno a New York, in Florida, a Londra e a Arabi, dove l'uomo, spesso in compagnia della stessa Maxwell, abusava di loro. Ma Ghislaine fu anche fondamentale per introdurre Epstein nei circoli che contano tra le due sponde dell'oceano. Gli presentò i Clinton, il principe Andrea d'Inghilterra, che i giudici di New York vorrebbero sentire, perché anche lui coinvolto da Epstein e Maxwell in una brutta storia di abusi su una ragazza minorenne. Le vittime della coppia sono decine, venute faticosamente avanti solo negli ultimi anni, e convinte dopo la morte di Epstein che mai sarebbe stata fatta giustizia. Ma adesso l'arresto della Maxwell finita in carcere con sei capi d'imputazione fra cui associazione a delinquere, adescamento di minori, ha finalmente riacceso, per loro, una speranza.