Le immagini mostrano chiaramente quanto sia complicato il lavoro dei soccorritori per estrarre i corpi delle persone di cui ancora non si ha traccia. Il bilancio delle vittime della tragedia ferroviaria in Grecia aumenta come purtroppo si era previsto e aumenta anche la rabbia per una strage che si poteva evitare e che ha indotto i lavoratori del settore ferroviario allo sciopero: protestano contro il rifiuto del governo di ascoltare le loro richieste e di migliorare gli standard di sicurezza. Sette corpi carbonizzati sono stati recuperati soltanto nelle ultime ore, alcuni di loro sono irriconoscibili: la strage degli studenti vista la giovane età di gran parte dei passeggeri di quel convoglio che si è schiantato contro un treno merci per un tragico e fatale errore umano: quel via concesso a entrambi i mezzi dal capostazione di Larissa, arrestato e, riferisce il suo avvocato, devastato per l’accaduto. E quel sistema ferroviario antiquato e inadeguato. Un mix micidiale. E poi le dichiarazioni del nuovo ministro dei trasporti Gerapetritis subentrato al dimissionario Karamanlis che promette di indagare in modo approfondito e trasparente sulle ragioni dell’incidente e sulle anomalie e passività che esistono da tempo.