Il peggior disastro che la Grecia abbia mai conosciuto, tra i più gravi in Europa negli ultimi 25 anni. Un impatto violentissimo, tale da distruggere totalmente le prime due carrozze dei convogli ferroviari che si sono scontrati poco prima della mezzanotte, un treno merci e uno passeggeri che si muovevano nella tratta tra Atene e Salonicco. Entrambi viaggiavano ad alta velocità, entrambi all'oscuro della presenza di un altro convoglio sullo stesso binario, ma nella direzione opposta. Lo scontro devastante nei pressi della cittadina di Larissa, immediate le fiamme, vagoni deragliati e ridotti in lamiere, finestrini andati in frantumi, urla, panico, persone intrappolate, corpi carbonizzati. I numeri sono drammatici: decine di morti, più di un centinaio di feriti, tutti tra i 20 e i 25 anni e si cercano ancora dispersi che sono una cinquantina. Circa 150 Vigili del Fuoco e 40 ambulanze mobilitate per i soccorsi, iniziati quando era ancora buio. Mentre le indagini proseguono per ricostruire la dinamica del disastro e per capire se all'origine ci sia l'errore umano, circostanza negata dal capostazione di Larissa che nel frattempo è stato arrestato con l'accusa di omicidio colposo e di aver provocato lesioni personali gravi per negligenza. In segno di rispetto per le vittime si è dimesso il Ministro delle Infrastrutture, mentre il premier e la presidente si sono recati sul luogo del disastro, messaggi di cordoglio da tutto il mondo.