Continua il caos negli aeroporti americani a causa dello shutdown del Governo, il più lungo della sua storia. Migliaia i voli cancellati o in ritardo, con 4 milioni di passeggeri i cui viaggi sono stati interrotti da quando è stato sospeso il 4% dei voli giornalieri. Chicago, New York e Atlanta sono gli aeroporti più colpiti, mentre si segnalano code di ore a causa della grave mancanza di personale, non solo dei controllori di volo. Il segretario dei trasporti americano Sean Duffy avverte che la situazione potrebbe diventare ancora più drammatica nelle prossime settimane. Nel Congresso intanto la situazione è in rapida evoluzione e vari democratici avrebbero espresso la volontà di votare per finanziare il Governo e riaprirlo almeno fino a fine gennaio, in cambio di alcune importanti concessioni da parte dei repubblicani, come una votazione a parte sui tagli alla salute pubblica americana. Nel frattempo, secondo la Casa Bianca, lo shutdown potrebbe causare gravi problemi anche alla catena di distribuzione americana e possibili carenze di prodotti nei supermercati, mentre l'economia degli Stati Uniti quasi sicuramente chiuderà il 2025 in negativo nel suo ultimo trimestre. Inoltre lo shutdown non colpisce solo gli americani ma anche gli alleati di Washington. A causa della chiusura, sarebbero in ritardo le esportazioni di armi per un valore di 5 miliardi di dollari verso l'Ucraina e gli alleati NATO. Dai missili Abrams ai sistemi di combattimento Himars, alleati come Danimarca, Croazia e Polonia non hanno ancora ricevuto nulla e di conseguenza non possono per ora trasferire queste armi a Kiev. .























