Chi è davvero Elizabeth Holmes? Una star dell'industria farmaceutica, caduta in disgrazia per ingenuità o una sorta di Bernie Madoff della sanità, capace di raggirare gente del calibro di Rupert Murdoch e scappare col malloppo? Molti di voi non l'avranno neanche mai sentita nominare, ma fino a pochi anni fa, la signora era l'astro più promettente della Silicon Valley. Storia da film: bella presenza, a 19 anni molla l'Università di Stanford, che di per sé è già un lasciapassare per il successo e con pochi risparmi fonda Theranos, una startup che promette di rivoluzionare il mondo della medicina. Come nei film appunto, basta una punturina su un dito e da una singola goccia di sangue si estraggono tutte le analisi possibili e immaginabili. Quelli che contano ci vogliono essere. I milioni arrivano a pioggia, fioccano le copertine di Forbes, a 31 anni la signorina è già miliardaria. Ma quando è tutto troppo bello per essere vero, di solito non è vero. Quindi davanti a un tribunale di San José, Elizabeth Holmes oggi 37enne, deve rispondere di una decina di capi di imputazione per frode e truffa. Secondo l'accusa aveva messo in piedi un sistema di trucchetti per attirare e raggirare ricchissimi investitori e ignari pazienti. Millantava appoggi con importantissime case farmaceutiche che non aveva, contratti governativi manco per sogno e sbalorditivi risultati di efficacia dei suoi esami del sangue, che in realtà facevano acqua da tutte le parti. Di falso per la difesa, ci sono invece solo le accuse. La rampante business woman, è banalmente inciampata in ostacoli tecnologici che l'hanno portata al fallimento, ma questo non è certo un reato. Tantomeno in America, dove però davanti alla Corte californiana, dovrà spiegare come tuttora viva piuttosto comodamente, in una tenuta da 135 milioni di dollari.