Siamo in uno dei quartieri più colpiti della città di Hatay, le immagini che vi facciamo vedere credo diano un po' la misura della forza, della potenza del terremoto che ha colpito questo Paese, e in particolare il versante sud-orientale, causando la morte di migliaia di persone. Dicevamo questo è uno dei quartieri più colpiti, non c'è un palazzo che sia rimasto in piedi, vedete attorno a noi davvero solamente macerie, eppure si continua a cercare e anche nella giornata di oggi ormai a diversi giorni dalla scossa di terremoto che ha colpito la Turchia, si trovano ancora persone in vita sotto le macerie. Oggi tra l'altro qui ad Hatay è stato tratto in salvo un bambino di 6 anni. Sono molte di più naturalmente le vittime di questo terremoto ma ogni persona estratta viva dalle macerie rappresenta per tutti davvero un segnale di speranza e per persone che sono molto provate per quello che è successo e da quello che stanno vivendo certi sopravvissuti, sono tra i più fortunati, molti di loro hanno perso i loro famigliari più cari e devono far fronte a una situazione di grande emergenza e difficoltà. Qui la macchina degli aiuti, come stiamo raccontando, ha incontrato molte difficoltà almeno fino a questo momento, mancano ad esempio le tensostrutture in cui ospitare gli sfollati, mancano le coperte, mancano i vestiti, molte persone sono rimaste all'interno delle loro case andate distrutte. Manca per molti anche il cibo, è difficile recuperare anche una bottiglia d'acqua. Le cose si stanno mettendo in moto, è una macchina complessa perché sono centinaia solo qui nella città di Hatay i palazzi che sono crollati al suolo e ancora purtroppo il bilancio dovrà essere aggiornato. Si parla di migliaia di morti ma è un bilancio che viene aggiornato costantemente, a voi.