Il 5 ottobre del 2017 usciva sul New York Times l’articolo che accusava il produttore cinematografico Harvey Weinstein di abusi sessuali Sull’onda di quello scandalo è nato il movimento metoo, promosso da donne che hanno denunciato soprusi e hanno deciso di raccontare le loro storie In quest’anno appena trascorso molte cose sono successe e molte sono cambiate. Molte donne hanno trovato il coraggio di denunciare gli abusi, e questa è sicuramente una conquista positiva che non andrebbe rovinata con una cultura del sospetto a prescindere A volte poi è stato commesso l’errore di confondere etica ed estetica. Un grande attore o un grande regista restano tali a prescindere dalle loro colpe, che vanno sicuramente punite ma nelle sedi opportune. Probabilmente l’effetto più duraturo del metoo si registra non tanto nel mondo dello showbiz, quanto nella nostra vita quotidiana. Perché questo movimento, questo fenomeno, ci ha spinto a rivedere certi nostri comportamenti a ripensare il rapporto tra i sessi e a tracciare il confine sottile, ma invalicabile, tra galanteria e sopruso. .