Sì, pace attraverso la forza e dunque anche il dispiego di forze militari. Questa è l'ipotesi. Se il conflitto in Ucraina dovesse trovare un epilogo dagli accordi tra Stati Uniti e Russia. Andiamo a vedere quali sono i paesi che si sono detti favorevoli a dispiegare anche le proprie truppe nazionali in Ucraina. In questo scenario Regno Unito e Francia sicuramente potrebbero essere tra i promotori. La Svezia, con anche gli Stati baltici si sono detti pronti a parlarne, mentre Germania, Polonia e Italia per adesso si sono detti contrari. Ma apriamo la cartina dell'Ucraina e cerchiamo di capire cosa potrebbero fare queste forze internazionali. Questo è il possibile, chiaramente parliamo sempre di ipotesi, confine ed è l'attuale linea del fronte. Una prima ipotesi potrebbe essere una vera e propria operazione di peacekeeping sotto l'egida dell'ONU. Servirebbe quindi in questo caso l'okay della Russia che è nel Consiglio di Sicurezza e ci sarebbe la necessità di spiegare delle forze neutrali. Abbiamo messo qua quindi l'ipotesi di forze cinesi, brasiliane e indiane, quindi una forza che può ricordare la missione Unifil o quella in Bosnia nel 1995 con una forza militare limitata che serve proprio fare da interposizione tra due stati che si accordano per una pace in maniera piuttosto credibile. Servirebbe un impegno importante della Russia da questo punto di vista per convincere Kiev. Altre ipotesi invece ci sono delle forze vere e proprie occidentali, magari nelle retrovie. E quindi parliamo per esempio di Gran Bretagna e Francia per liberare l'esercito ucraino da tutti i lavori di supporto, appunto sulle retrovie e lasciare che possano andare alle fronte anche una deterrenza simbolica. Pensiamo all'esempio di Berlino Ovest durante la guerra fredda. Ultima ipotesi potrebbe essere quella che invece è proprio dispiego di una forza consistente occidentale, con forze corazzate e anche una copertura aerea sul fronte o quasi. E qua invece lo sforzo richiesto agli eserciti occidentali sarebbe decisamente superiore. Si parla di addirittura centomila uomini, un obiettivo che oggi sembra irraggiungibile. Per invece le forze di peacekeeping si potrebbe arrivare a cinquantamila. Sono credibili questi impegni? È difficile da dirsi? Probabilmente no. In realtà andiamo a vedere il caso inglese. Se il Regno Unito dovesse schierare 10mila fanti in Ucraina, ne servirebbero altri 30mila per la turnazione ogni sei mesi e il supporto logistico e non ne rimarrebbero sostanzialmente altri. Al Regno Unito, che ne ha in totale 73mila, per l'Italia ancora peggio, noi abbiamo tantissime missioni internazionali. Seimila soldati sono all'estero e faremo molta fatica secondo gli stessi generali e gli esperti che abbiamo sentito a schierare una forza di questo tipo. .