Il movente non è ancora chiaro ma il più accreditato preso in considerazione ma non ancora accertato sarebbe l'odio verso la comunità LGBTQ+. Colorado Springs si è svegliata così senza risposte sicure e ancora sconvolta per la strage che ha segnato il suo sabato sera, iniziato come tanti altri in un locale, il Club Q, famoso per le serate dedicate alla comunità gay poi le numerose chiamate al 911 e le richieste di aiuto, 11 ambulanze in campo. Non avrebbe detto una parola il 22enne Anderson Lee Aldrich secondo la FBI coinvolta nell'indagine ma appena entrato avrebbe immediatamente iniziato a sparare. La corsa a mettersi a riparo ma anche la rapidità dei clienti del locale, che hanno bloccato l'uomo in un gesto definito eroico da chi era presente, hanno evitato altri morti. Siamo devastati dall'attacco insensato alla nostra comunità, dicono dal locale, le nostre preghiere e i nostri pensieri vanno a tutte le vittime e alle loro famiglie e amici. Non è purtroppo il primo attacco contro la comunità, il peggiore rimane quello del 2016 a Orlando in Florida, quando un uomo, un lupo solitario sostenitore dell'Isis aprì il fuoco in una discoteca uccidendo 49 persone.























