"Omicida prima, suicida poco dopo. Un uomo ha ucciso 15 persone, tra cui 11 bambini, in una scuola in Russia poi si è tolto la vita, secondo la ricostruzione degli investigatori. È accaduto a Izhevsk, una città di circa 650.000 abitanti nella Repubblica dell'Udmurtia a circa 900 km da Mosca. La prima vittima è una guardia, uccisa subito all'entrata della scuola frequentata da circa un migliaio di alunni. Un secondo addetto alla sicurezza è stato freddato un poco dopo, lo comunica Alexander Brechalov Governatore dell'Udmurtia, secondo cui il killer è già stato identificato. Si tratterebbe di un uomo già noto alle forze dell'ordine, schedato per i suoi disturbi psichici. Artem Kazantsev, 34 anni, ex studente della scuola. Indossava una maglia con stampata una svastica, ad indicare la sua appartenenza a un movimento neonazista, sempre secondo le informazioni diffuse dal Governatore e rilanciate da Dmitry Peskov il portavoce del Cremlino. I feriti sono molto gravi e con le ore il numero delle vittime è cresciuto. Era armato di due pistole e con diversi caricatori di riserva. Una dinamica un tempo inedita per il Paese di Vladimir Putin, le sparatorie nelle scuole, che si sono diffuse negli ultimi anni, le chiamano le stragi di massa americane, l'ultima era caduta a Kazan a maggio dello scorso anno. Vladimir Putin denunciò questa tendenza come effetto perverso della globalizzazione, archiviandola come atto terroristico. La matrice oggi rimane dubbia.























