Sparatorie del 4 luglio, non solo Highland Park

Un attacco pianificato da settimane ma casuale senza apparenti motivazioni razziali o religiose. Una fedina penale pulita che gli ha consentito di passare i più rigidi controlli sull'acquisto di armi dello Stato dell'Illinois e procurarsi legalmente due fucili d'assalto. Gli investigatori continuano a scavare nel passato di Bobby Crimo, il rapper 21enne che ha sparato sulla folla della parata del 4 Luglio ad Highland Park a Nord di Chicago uccidendo 7 persone e ferendone una trentina. Si è postato sul tetto di un edificio sulla strada principale scaricando oltre 70 colpi sulle famigliole che sventolavano bandierine a stelle e strisce; poi ha indossato abiti femminili per mimetizzarsi tra la gente che scappava terrorizzata mentre un padre non trovava un posto più sicuro di un cassonetto per mettere a riparo suo figlio. Vaghe simpatie trumpiane, famiglia conservatrice non sembrava un estremista e non aveva mai avuto grane con la giustizia, anche se in passato, qualche segno di instabilità lo aveva dato. Nel 2019, un tentato suicidio, poi l'allarme della famiglia che il ragazzo potesse fare una strage fu ignorato dalla polizia che, dopo avergli sequestrato una collezione di coltelli e un paio di sciabole, pensava fosse un caso da psicologi. Niente di più americano della festa dell'Indipendenza e di una sparatoria di massa solo per restare in zona nello stesso giorno, a Gary, Indiana: 3 morti e 7 feriti. A Kenosha, Wisconsin: un morto e 4 feriti. E poi, Minneapolis: 8 persone colpite da armi da fuoco in un parco durante le celebrazioni, Filadelfia due poliziotti feriti da proiettili vaganti e New York dove in pieno giorno davanti ai negozi di lusso della turistica Soho, qualcuno ha sparato da un'auto in corsa ferendo un ragazzo. A lui è andata bene, ma solo nel weekend del 4 luglio, e solo a New York, ci sono state 38 sparatorie con 52 feriti e 3 vittime.