Il conto alla rovescia è iniziato il 17 Dicembre dallo spazioporto dell'agenzia spaziale europea di Kourou, in Guyana francese, è previsto il lancio del primo satellite Cosmo-SkyMed di seconda generazione. Costellazione dell'agenzia spaziale italiana e del ministero della difesa, il satellite andrà ad affiancare e continuare i servizi di osservazione della terra già forniti dai quattro satelliti Cosmo-SkyMed di prima generazione, messi in orbita tra il 2007 e il 2010. Un lift off che parla italiano. Thales Alenia Space, Joint Ventures tra Thales e Leonardo ha costruito il satellite ed è responsabile dell'intero programma. La delicata fase di lancio e messa in orbita verrà gestita dalla nuova sala di controllo del centro spaziale del Fucino di Telespazio, appena inaugurata. Martedì noi quando, dopo il lancio, avremo il primo aggancio cioè l'ancoraggio a terra elettromagnetico, lo segnaleremo e sarà agganciato qua come se ci fosse un filo fisico con questa sala e da allora sarà sotto il pieno controllo dei nostri tecnici. Con l'applicazione di osservazione della terra si riesce a gestire ad esempio l'agricoltura in un modo molto più efficace, si possono gestire grandi catastrofi naturali, pensiamo all'acqua alta a Venezia, si possono gestire i movimenti delle navi piuttosto che dei sistemi di trasporto e ottimizzando la logistica. E-Geos, società specializzata nell'analisi delle immagini satellitari che ha appena festeggiato i suoi primi 10 anni di attività, e costituita da Telespazio e Agenzia Spaziale Italiana, il compito di gestire il prezioso contributo fornito dal satellite. Rappresenta Cosmo-SkyMed una frontiera tecnologica, una frontiera sistemistica, una frontiera architetturale e dimostra come l'Italia in tutta la catena del valore, dalla costruzione del satellite alle operazioni, fino ai servizi, quindi grandi imprese del nostro sistema possono effettivamente utilizzare questa eccellenza per lo spazio per i cittadini lo spazio del nostro pianeta.