Spazzatura e treni cancellati, 7 giorni di scioperi a Parigi

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1 anno fa

Questa è Parigi dopo una settimana di scioperi dei netturbini. Le pile di cassonetti e sacchetti si accumulano, al punto che si vedono molti più ratti per strada e si inizia a temere per le conseguenze sanitarie, una situazione davvero al limite. È di certo la conseguenza più visibile di questa prima settimana di scioperi continuativi contro la riforma delle pensioni, dal 6 marzo i netturbini non puliscono le strade di metà della capitale e lo sciopero per il momento non ha una fine annunciata. Stesso discorso valido per altri settori coinvolti, che protestano contro la fine dei regimi speciali pensionistici, prevista dal testo di legge al Senato. Partendo dai trasporti con lo sciopero dei dipendenti del servizio ferroviario pubblico, conseguenze? Traffico ridotto a livello locale, ma anche migliaia di TGV cancellati, molti anche tra Parigi e l'Italia e poco può aiutare prendere un aereo, dato che anche i controllori aerei scioperano e il 20-30% dei voli sono stati annullati, anche per la prossima settimana. Sconsigliata anche l'auto, visto che la riduzione dei trasporti e il blocco delle strade, in coincidenza con le manifestazioni, ha reso il traffico Parigino peggiore del solito. Insomma meglio muoversi il meno possibile, infatti tante aziende incentivano lo smart working in questi giorni. Lo sciopero riguarda anche altri settori strategici: le raffinerie hanno sospeso l'invio di carburante, causando delle penurie, per quanto ancora leggere rispetto alle proteste dell'autunno scorso, braccia conserte anche in diverse centrali energetiche, con limitazioni della produzione fino ad ora non impattanti. "Insomma il paese non è bloccato come volevano i sindacati, ma di certo il movimento di protesta sta creando disagi e questa settimana vedremo come il governo deciderà di gestirli".