Alla fine la guerra di logoramento portata avanti da Mosca in Ucraina ha portato i suoi frutti. I missili per i sistemi di difesa aerea Patriot fondamentali per la Resistenza di Kiev sarebbero finiti. Senza i Patriot, la guerra è persa. Zelensky lo aveva detto chiaramente meno di una settimana fa e alla fine, almeno secondo la stampa tedesca, la più grande paura del presidente ucraino si è concretizzata. Il sistema a terra-aria in grado di colpire aerei e missili da crociera oltre ai missili balistici a corto raggio è in grado di fare la differenza tra vittorie e sconfitta. Le batterie sono in grado di individuare bersagli a più di 100 km di distanza e inseguirne simultaneamente fino a 100. Con queste armi l'Ucraina sarebbe in grado di difendere il suo territorio e la sua popolazione. L'ultimo violento attacco russo nel distretto di Kiev che ha distrutto la capacità di produzione dell'azienda energetica statale poteva dunque essere fermato. Alle continue richieste di aiuto dell'Ucraina risponde l'alto rappresentante per gli affari esteri dell'UE Joseph Borrell. È inconcepibile dice che non siamo in grado di fornire questi sistemi a Kiev, ma la minaccia russa non si ferma solo al territorio ucraino. Per questo, la NATO ha rafforzato il suo fianco orientale. Il clima di incertezza domina in Europa e anche Oltremare. Guardando indietro alla mia carriera, ha dichiarato il direttore dell'FBI al congresso, mi è difficile pensare a un periodo in cui le minaccia alla sicurezza pubblica e alla sicurezza nazionale erano così elevate allo stesso momento. L'agenzia è in allerta massima per potenziali attacchi su suolo americano, simili a quelli al Crocus City Hall di Mosca. I negoziati sul processo di pace in Ucraina annunciati per metà giugno in Svizzera sembrano privi di significato. Il processo negoziale senza la Russia non ha senso, così il commento del portavoce del Cremlino all'annuncio della conferenza di pace.