Un nuovo piano per l'economia, aiuti alla sanità per combattere l'emergenza coronavirus e sostenere medici ed infermieri, l'espansione del programma Obamacare, nuove politiche ambientali per eliminare le emissioni di carbonio entro 2050, il ritorno degli Stati Uniti nell'accordo di Parigi sul clima, ma anche lo stop alla costruzione del muro con il Messico, l'aumento delle tasse per chi guadagna più di 400000 dollari l'anno, la riforma dell'istruzione e la sicurezza nazionale. L'esecutivo Biden-Harris non si è ancora insediato, ma il programma è già molto dettagliato e la strada si preannuncia molto in salita, una maggioranza estremamente sottile del Partito Democratico al congresso e la presenza di una Magistratura legata al Presidente Trump hanno creato un ambiente che potrebbe facilmente ostacolare i sogni di un'agenda progressista. Il 46o Commander chief trascorrerà quindi i primi mesi della Presidenza tra due forze contrapposte. Da un lato l'urgenza di agire velocemente per il bene del Paese e dall'altra la necessità di negoziare con le aziende, scendere a compromessi e a volte abbandonare i sogni elettorali a favore di un approccio più realistico, dovrà eliminare la burocrazia di Washington e gestire anche quel che resta del partito repubblicano. Le sfide sono moltissime e difficili, soprattutto perché il Paese è estremamente diviso, il primo punto dell'agenda Biden quindi sarà proprio di riunire e guarire un'America ferita.