Stonehenge non smette di stupire e saluta l'estate a modo suo, con una nuova scoperta archeologica. Un ampio anello con enormi scavi molto probabilmente pozzi rituali, risalente a 4500 anni fa, proprio vicino al celebre sito del Neolitico. L'annuncio arriva in un momento particolare per Stonehenge, meta ogni 21 giugno di tanti appassionati che si ritrovano lì per festeggiare il solstizio d'estate. Quest'anno a causa del covid la celebrazione è stata solo virtuale, ma non per questo meno sentita. La scoperta si deve a un pool di università britanniche: St Andrews, Birmingham, Warwick, Glasgow e la Trinity Saint David del Galles. Il consorzio di studiosi ha prodotto grandi risultati. Le ricerche portate avanti con le più moderne tecnologie hanno permesso di individuare i resti di un'area circolare di circa due chilometri formata da venti scavi di 10 metri di diametro e 5 metri di profondità. I cosiddetti Pozzi di Durrington, che circondano l'antico insediamento di Durrington Walls a 3 chilometri da Stonehenge. Potrebbe quindi trattarsi di un'antica area sacra collegata al sito centrale, il leggendario luogo così carico di mistero che affascina ogni anno migliaia di visitatori. Una notizia epocale per gli appassionati di archeologia, ma non solo. Sarebbe infatti la struttura più grande del periodo preistorico scoperta nel Regno Unito, realizzata dagli stessi uomini che avevano costruito i monumenti di pietra di Stonehenge. Un luogo che continua a regalare sorprese dopo oltre 4000 anni. Secondo gli archeologi che hanno effettuato la scoperta, emergerebbe una società molto più complessa di quanto noi possiamo immaginare. Chissà, forse la soluzione al mistero dei monoliti si avvicina.