Doveva essere una festa, la celebrazione del compleanno dell'America, finalmente senza più restrizioni anti Covid ma ad Island Park ricca cittadina sul lago Michigan, a Nord di Chicago, è diventata l'ennesima strage. Alle 10:14 del mattino sulle centinaia di persone che assistono lungo la strada principale alla parata per il 4 luglio, cominciano a piovere dall'alto decine di colpi d'arma da fuoco. Il cecchino, Bobby Crimo III, 22enne bianco della zona, spara totalmente a caso con un fucile d'assalto dal tetto di un edificio. Uomini donne e bambini cominciano a correre cercare riparo dove possono intere famiglie si disperdono. 5 adulti vengono uccisi sul posto, un ferito muore più tardi in ospedale dove sono ricoverate altre due dozzine di persone tra gli 8 e gli 85 anni, alcune sono in condizioni critiche, tra loro anche un bambino. Sul posto arriva immediatamente la Polizia, l'FBI e le squadre speciali SWAT, ma del killer non c'è più traccia. Ha lasciato il fucile usato per la sparatoria sul tetto dove si era appostato, ben nascosto, secondo gli investigatori poi si è dileguato. La caccia all'uomo, considerato pericoloso perché potenzialmente ancora armato, va avanti per ore. In serata il Presidente degli Stati Uniti si dice scioccato per la violenza senza senso che ancora una volta colpisce una comunità americana. Ricorda di aver potuto recentemente far passare la prima legge di riforma del porto d'armi da 30 anni a questa parte ma riconosce che ancora molto c'è da fare per combattere quella che chiama l'"Epidemia delle armi da fuoco".