Sono stati dichiarati tutti colpevoli, gli otto imputati accusati della strage di Nizza del 14 luglio del 2016, ma solo due di loro sono stati condannati a 18 anni di carcere per il reato di associazione in organizzazione terrorista. Alle altre sei persone sono state inflitte pene da 2 a 12 anni. Rimase ucciso dagli agenti di polizia, l'autore del folle attacco, Mohamed Bouhlel, il franco-tunisino di 31 anni che seminò morte e terrore per quasi 2 minuti sulla Promenade des Anglais di Nizza. L'uomo entrò in azione alle 22:30, a bordo di un camion si lanciò a tutta velocità sulla folla che si era riunita per assistere allo spettacolo dei fuochi d'artificio in occasione della festa nazionale francese. In pochi minuti, la strage. L'uomo investì centinaia di persone, turisti, famiglie, normali cittadini, mentre procedeva a zig zag a bordo del mezzo, sparando all'impazzata dal finestrino. 86 le vittime, fra queste anche sei italiani e 15 bambini. Lo Stato Islamico aveva rivendicato l'attacco senza però fornire prove che Bouhlel avesse avuto contatti diretti con il gruppo terrorista. Ancora tanti gli interrogativi che si pongono i familiari delle vittime sul perché di quel massacro. Resta il memoriale, con i nomi e volti di figli, familiari e amici per non dimenticare.























