Una sentenza è una legge. Il dibattito sulle armi da fuoco è centrale negli Stati Uniti, ma i segnali che arrivano da Capitol Hill e dalla Corte suprema vanno in direzioni opposte. Così l'approvazione bipartisan nella notte, da parte del Senato di un disegno di legge che impone norme più stringenti sulle armi da fuoco e finanziamenti milionari per la sicurezza scolastica e la salute mentale, arriva poche ore dopo la sentenza storica dei nove saggi che hanno dichiarato che negli Stati Uniti portare le armi in pubblico è un diritto. Viene così annullata una legge dello Stato di New York che imponeva forti limitazioni per circolare con una pistola o con un fucile, il motivo? Il secondo emendamento: tutela il diritto degli individui di portare armi per l'autodifesa anche fuori dalla propria abitazione. La norma bocciata prevedeva invece la necessità di avere una licenza per portare un'arma in pubblico ma la maggioranza dei giudici si è detta contraria perché incostituzionale, il tutto in un Paese dove dall'inizio dell'anno ci sono state già 279 sparatorie e l'ultima, in ordine temporale, è avvenuta proprio un mese fa a Uvalde, in Texas, teatro della strage costata la vita a 19 studenti e a due insegnanti. Deluso Joe Biden "è una cattiva decisione, contraddice sia il senso comune sia la Costituzione e deve preoccupare profondamente tutti." Entusiasta invece la potentissima lobby delle armi che su Twitter dichiara vittoria.