I piani di evacuazione da Khartum sono pronti. La situazione è molto complicata ma tutto è pronto per riportare a casa gli italiani, 200 in tutto. L'Italia, come del resto anche altri Paesi occidentali, si sta organizzando. Velivoli militari sono già stati dislocati nel punto di raccolta a Gibuti. Per predisporre il piano di emergenza a riunione a Palazzo Chigi con la Premier Giorgia Meloni, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, il Sottosegretario Alfredo Mantovano, il Capo di Stato Maggiore della Difesa Giuseppe Cavo Dragone, il Generale Francesco Paolo Figliuolo responsabile del Comando operativo interforze e i responsabili dell'Unità di crisi della Farnesina e dei servizi. "Noi stiamo lavorando per garantire la sicurezza dei nostri concittadini che vivono a Khartum, cono circa 140. Già 19 che erano in Sudan e partecipavano ad una sorta di spedizione e di sub attraverso una crociera dedicata sono stati, grazie all'azione della nostra Ambasciata a Khartum e la nostra Ambasciata al Cairo, portati in sicurezza e sono oggi, adesso in Egitto". Si lavora ad una replica dell'Operazione Afghanistan, dedicata però stavolta solo ai cittadini italiani. Per quanto riguarda i piani degli altri Paesi dall' Ambasciata Americana a Khartum l'avviso: qualsiasi spostamento via terra è troppo pericoloso, nessuno esca, nessuno si allontani. La tregua di 3 giorni concordata su pressione americana per la fine del Ramadan ha retto solo poche ore. Combattimenti in 24 punti di Khartum. La situazione è insostenibile.