A pochi giorni di distanza dalla visita privata del Governatore del Tennessee e di alcuni deputati giapponesi è arrivata a Taipei, capitale dell'isola di Taiwan, la Senatrice repubblicana e forte sostenitrice di Trump, Marsha Blackburn, che ha già incontrato la Presidente di Taiwan Tsai Ing-wen. La Senatrice Blackburn reduce da una breve visita alle Fiji, Nuova Guinea e isole Salomone, sempre più nell'orbita di Pechino, ha dichiarato che l'Indo Pacifico è la nuova culla dell'asse del male, vecchia espressione utilizzata dall'ex Presidente USA Bush, e che il mondo occidentale deve unirsi contro la sempre più forte minaccia cinese. La visita della Senatrice USA, la quarta di una delegazione americana dopo quella della speaker della Camera Pelosi, coincide con la proposta del Governo dell'isola di aumentare del 14% il proprio bilancio militare. Proposta non ancora approvata dal Parlamento ma che potrebbe portare il budget militare a superare i 19 miliardi di dollari, superando così quello di Spagna e Brasile e diventando il ventesimo del mondo. Limitate per ora le reazioni del Governo di Pechino, il cui portavoce ha semplicemente condannato la nuova grave interferenza USA negli affari interni della Cina. Interessante il risultato di un sondaggio effettuato dalla TV pubblica di Taiwan, secondo il quale circa la metà dei cittadini ha apprezzato le recenti visite di politici USA mentre l'altra metà le considera una inutile provocazione per alzare la tensione.























