Elsa il primo uragano atlantico della stagione, che nel corso del suo tragitto è stato declassato a tempesta tropicale, ha sfiorato New York nelle scorse ore, toccando la costa di Long Island, dirigendosi poi verso nord. Una New York che nelle ore precedenti il passaggio della tempesta tropicale, è stata colpita da altri temporali, che hanno creato disagi allagando stazioni della metropolitana e strade, soprattutto nel Bronx, dove i soccorritori sono dovuti intervenire per mettere in salvo decine di passeggeri rimasti intrappolati nelle proprie automobili, da inondazioni improvvise. Sono più di 50 milioni, gli americani rimasti per ore sotto l'allerta inondazioni a causa di Elsa, che si è spostata con venti tra i 40 e gli 80 km all'ora, toccando anche picchi di 110 km/h. Durante il suo percorso, dopo avere toccato terra in Florida, ha provocato decine di feriti e anche una vittima a Jacksonville, dove un uomo è rimasto schiacciato da un albero, mentre si trovava all'interno della propria automobile. Problema inverso invece, nella Costa Ovest degli Stati Uniti. In Oregon una cappa di alta pressione, da giorni sta creando problemi e anche vittime. Fino adesso il numero dei decessi registrati a causa del caldo è di 116. Un'ondata di calore provocata dall'alta pressione sul Nord-Ovest ed amplificata, dicono gli esperti, dal cambiamento climatico che ne peggiora le condizioni, rendendo sempre più frequenti eventi meteorologici estremi. Temperature che nei giorni scorsi hanno fatto registrare picchi record di 46 gradi a Portland e anche a Seattle, nello Stato di Washington. A preoccupare sono adesso gli incendi, che dopo aver devastato il Canada Meridionale, stanno colpendo anche la parte Nord-Ovest degli USA.