Gli Stati Uniti sarebbero pronti a colpire la Corea del Nord preventivamente se vi fosse la certezza dell’imminenza di un nuovo test nucleare che, secondo molti media americani e sudcoreani, potrebbe avvenire proprio nelle prossime ore in occasione dei festeggiamenti per la Giornata del Sole, anniversario della nascita del Presidente eterno ed eroe della resistenza contro il Giappone, Kim Il Sung. In una rara intervista ai media occidentali, un centinaio dei quali sono presenti proprio in questi giorni a Pyongyang su invito del Governo per seguire i festeggiamenti, tuttavia, il vice ministro nordcoreano, Han Song Ryol, respinge le accuse al regime e attribuisce l’attuale tensione alle continue e rinnovate irresponsabili provocazioni del Presidente Trump. “Sono gli Stati Uniti che stanno portando nella penisola nuova tensione, ordigni nucleari e che minacciano di colpirci”, ha detto Han Song Ryol all’Associated Press. Noi ci limitiamo ad avvertirli che siamo pronti a qualsiasi forma di guerra decidano di ingaggiare. Intensa nelle ultime ore l’attività diplomatica sia da parte della Cina, che, come è noto, ha più volte invitato le parti a riaprire un serio e sincero negoziato, da parte del candidato favorito alle imminenti elezioni presidenziali in Corea del Sud, Moon Jae-in, che in caso di vittoria ha già indicato l’intenzione di favorire il dialogo e riesumare la Sunshine Policy inaugurata dall’ex Presidente e Premio Nobel per la Pace Kim Dae Jung nel lontano 2000 con la sua storica visita a Pyongyang. Nel frattempo, nessun segno di tensione o mobilitazione nella capitale nordcoreana Pyongyang, dove ieri il leader Kim Jong-un ha inaugurato, davanti alla stampa straniera, il nuovo quartiere residenziale di Ryomyomg.