Sono le 03:54 della notte del 26 novembre. Un gatto scappa, il palazzo oscilla, c'è un violento boato. Passano pochi minuti. Alle 04:03 un'altra telecamera di sorveglianza registra una nuova scossa. All'alba la città di Durazzo e il vicino villaggio di Tumane sono distrutte, colpite da un violento terremoto, con la prima scossa di magnitudo 6.5. La gente si riversa per strada e si scava anche a mani nude tra le macerie. Quando è ancora buio un bimbo viene estratto vivo. Ha paura, i soccorritori lo tranquillizzano. Questo video, virale sui social, è il simbolo della speranza tra lacrime, distruzione e palazzi che si sgretolano. Le scosse di assestamento si ripetono a decine. Non c'è pace per il territorio, la paura prende il sopravvento, anche durante una diretta TV. Il Premier albanese parla su Facebook alla Nazione. "È un momento drammatico - dice - in cui bisogna mantenere la calma e stare vicino l'uno all'altro per affrontare questo colpo".