Un'altra notte di incessante lavoro è trascorsa a Petrina, la cittadina croata devastata dal terremoto di magnitudo 6.4 verificatosi nel primo pomeriggio del 29 dicembre. Delle case colpite ancora dalle scosse percepite anche in Friuli Venezia Giulia nella mattinata di ieri rimane poco. Soccorritori e cani cercano superstiti sotto le macerie, mentre la conta dei danni si annuncia particolarmente consistente. Il Presidente croato Zoran Milanovic ha visitato il villaggio di Majske Poljane, distrutto dal sisma, mentre il Governo ha stanziato 16 milioni di euro per le località colpite, proclamando il lutto nazionale per sabato 2 gennaio. Tanta la solidarietà internazionale. La Serbia, un tempo nemica, ha deliberato aiuti per un milione di euro. L'Italia ha già inviato i camion della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia con a bordo le tende pneumatiche per accogliere gli sfollati rimasti senza casa. La Viceministro degli Esteri, Emanuela Del Re, ha chiesto al Capo del Dipartimento della Protezione civile di attivare le procedure per la deliberazione dello stato di emergenza per l'intervento all'estero. Anche l'UE ha fatto sentire la sua presenza con la visita alle zone colpite del Commissario per la gestione delle crisi, Janez Lenarcic.