La commozione, il dolore, la preghiera. All'udienza generale Papa Francesco parla del terremoto in Turchia e Siria, questa calamita che definisce devastante. "Il mio pensiero va in questo momento alle popolazione della Turchia e della Siria, duramente colpite dal terremoto che ha causato migliaia di morti e feriti. Con commozione prego per loro." Poi la richiesta di solidarietà internazionale. "Ringrazio quanti si stanno impegnando per portare soccorso e incoraggio tutti alla solidarietà con quei territori, in parte già martoriati da una lunga guerra." E dalla Siria il pensiero va un'altra guerra, quella in Ucraina. "Non dimentichiamo la sofferenza del popolo ucraino, così martoriato. Con questo freddo, senza luce, senza riscaldamento, e in guerra." Udienza che il Papa dedica a ripercorrere il viaggio in Africa appena concluso. In Sud Sudan, come in Congo, il vero problema è il traffico delle armi così da alimentare conflitti per poter sfruttare il ricchissimo sottosuolo. "E questo è vergognoso. Tanti paesi, così dice, civilizzati offrono aiuto al Sud Sudan e l'aiuto consiste in armi, armi, armi. Per fomentare la guerra. Questo è una vergogna.".