Sentiamo parlare della città di Samandag dopo 4 giorni trascorsi nel sud della Turchia. Non hanno ricevuto alcun aiuto, li hanno lasciati soli, ci dicono alcuni testimoni. Partiamo di buon mattino, strade in parte strette non asfaltate, a tratti invase dai detriti rendono difficile raggiungerla. Impieghiamo tre ore per percorrere 60 km. Quando arriviamo questa è la situazione. Fad è un maestro di inglese sopravvissuto al terremoto che ha visto morire sotto i suoi occhi parenti e vicini di casa. Il suo amico Cethin sta ancora scavando da solo per ritrovare il corpo dei suoi cari. Anche nel momento più doloroso quello dell'addio, ci racconta Baris, un ragazzo di 27 anni, cui il terremoto ha portato via i nonni, nessuno è arrivato a dare una mano. Non solo lo strazio per i propri morti ma anche la necessità di reperire cibo, acqua e vestiti. Nella città dimenticata di Samandag c'è solo spazio per la disperazione.