Da piccolo paradiso, rifugio per chi cerca il sole e temperature miti anche in inverno a trappola da cui scappare via, con traghetti presi d'assalto e voli aerei intensificati per soddisfare l'impennata nella domanda. A Santorini, isola delle Cicladi, al centro del mare Egeo, è stato dichiarato lo stato di emergenza fino a inizio marzo. Lo sciame sismico va avanti da una settimana. Le scosse sottomarine sono centinaia, la più forte finora, quella di mercoledì, magnitudo 5.2 tra Santorini e la vicina isola di Amorgos. Il rischio è quello di un terremoto molto più forte o di frane in molti punti dell'isola, che di fatto è un complesso vulcanico appoggiato su una caldera. Oltre 10mila persone evacuate, scuole e uffici chiusi, schierati i militari, vigili del fuoco e agenti di polizia. In arrivo anche il primo ministro greco Mītsotakīs. Qualcuno dorme nelle tende allestite all'aperto dalla protezione civile. Ma non sono solo i turisti ad andare via anche tra gli isolani c'è chi sceglie di spostarsi. Questa signora, per esempio, spiega che le scosse sono diventate troppo intense e ripetute, abbiamo aspettato un po', dice, ma ora abbiamo deciso di spostarci da alcuni parenti a Naxos. .