L'Italia si è da subito mobilitata, poche ore dopo il violento terremoto che ha colpito la regione di confine tra Turchia e Siria, un cosiddetto Advance team, composto da due funzionari di Protezione Civile, e due Vigili del Fuoco, già ieri è arrivato in Turchia, con compiti di organizzazione e logistici .E stamane è atterrato all'aeroporto di Incirlik un C130 messo a disposizione dal Ministero della Difesa, con a bordo un team user. "Composto da Vigili del Fuoco, da personale sanitario, anche a supporto dei Vigili del Fuoco, personale sanitario delle regioni Toscana e della regione Lazio, personale del dipartimento della Protezione Civile, la colonna mobile si è già mossa verso la zona di Antioco". Altre 20 persone a integrazione del team, stanno per raggiungerli, sono tutti esperti in operazioni di soccorso tra le materie, nelle tecniche di localizzazione ed estrinsecazione delle vittime". "Un team molto specializzato, quattro unità cinofile e poi tutta la tecnologia più avanzata, da questo punto di vista diciamo il nostro paese effettivamente, porta in questi contesti la sua esperienza". "Un'operazione, questa, che si inserisce nel contesto europeo, Bruxelles ha infatti il suo meccanismo di intervento. "Fin dall'ottobre del 2001 il meccanismo unionale di protezione civile, che in qualche modo da la garanzia intanto, a chi contribuisce, agli Stati membri che contribuiscono, di incontrare esattamente quelle che sono le richieste del paese colpito". Mobilitati finora 25 squadre di ricerca e personale medico di 19 paesi, tra cui appunto l'Italia, con un unico punto di contatto europeo, numeri che potrebbe aumentare ulteriormente, non si esclude infatti l'invio di sanitari in una fase successiva.