Make your day, la parola d'ordine. Make every sound count, lo slogan. Crea il tuo giorno e dai importanza a ogni secondo. TikTok, il nuovo social network che ha preso il controllo assoluto di internet e ha fatto breccia soprattutto tra i più giovani. Arrivata dalla Cina e creata da Zhang Yiing nel 2016 l'app nasce come una piattaforma di video amatoriali e musicali, ma ha poi allargato il suo bacino a tutti i tipi di video brevi. Ormai TikTok è una sorta di karaoke visivo. Numeri eloquenti: l'app vietata ai minori di 13 anni, disponibile in 34 lingue, ha ogni giorno 150 milioni di utenti attivi, 500 milioni di utenti al mese. È stata l'app più scaricata al mondo nel primo trimestre 2018 con circa 45,8 milioni di downoad. Ma come ogni social, il rischio di permeabilità e di vulnerabilità è altissimo. Ora l'app, finita in un'inchiesta della magistratura italiana, è anche sotto i riflettori del governo americano. Giorni fa a Modena un uomo è stato accusato di adescamento di minorenni dopo la denuncia dei genitori di un bambino che frequenta una scuola della città. I carabinieri hanno identificato il presunto pedofilo che ha contattato il ragazzino attraverso TikTok, inviandogli dei messaggi. Negli Usa invece il governo americano ha avviato un'indagine per capire se l'applicazione costituisca una minaccia per la sicurezza nazionale. Nel mirino c'è l'acquisto di Musical.ly da parte di ByteDance del novembre 2017, cstoo tra gli 800 milioni e il miliardo di dollari e la successiva fusione con l'analoga TikTok. Come per i colossi delle telecomunicazioni, l'accusa è di consentire lo spionaggio governativo. ByteDance assicura di non operare alcuna censura su richiesta del suo governo e ricorda che TikTok non è attiva in Cina. Quanto ai dati, sottolinea che vengono gestiti negli USA, con backup a Singapore, che i data center sono tutti fuori dalla Cina. La versione italiana della privacy policy dice "conserviamo ed elaboriamo le informazioni negli Stati Uniti, a Singapore, in Giappone o in Cina". Quelle americana ed europea parlano invece solo di una possibile condivisione con società proprietarie affiliate o altre affiliate del gruppo.