Nato come un social network per scambiarsi brevi video dai contenuti leggeri, TikTok si è presto ritrovato al centro di tensioni geopolitiche sempre più forti, che contrappongono la Cina, dove l'app è nata, ai paesi anglofoni, Stati Uniti in testa, ma anche Australia e Regno Unito, senza dimenticare l'India, il Paese col più alto numero di utenti al mondo fuori dai confini cinesi. All'inizio del mese il Segretario di Stato americano, Mike Pompeo, aveva ventilato la possibilità che la piattaforma potesse essere vietata negli Stati Uniti ed è notizia delle ultime ore che, sotto pressione americane, Byte Dance, l'associazione che possiede TikTok, potrebbe veder sfumare la possibilità di stabilire il proprio quartier generale internazionale a Londra. Il timore è alimentato dall'amministrazione Trump, è che il social network possa fornire informazioni private al Partito Comunista cinese. Attualmente Byte Dance impiega un migliaio di persone in Europa, principalmente nel Regno Unito e in Irlanda. La creazione di quartier generale in terra inglese potrebbe portare il numero, secondo il Sunday Times, a 3000. Five Eyes, l'alleanza d'intelligence che comprende Australia, Canada, Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti è da tempo in allerta su questo tema e non solo, si veda il caso 5G huawei. Ultima prova nella decisione del Governo australiano di lanciare un'indagine su tutte le piattaforme social cinesi, in primis proprio TikTok, proprio per il timore che questi diventino strumenti per carpire informazioni da parte di Pechino. Le tensioni si stanno facendo sempre più forti tra Cina e Australia, in quel tratto di mare che divide. Così come si è già arrivati a qualche sporadico scontro militare tra Cina e il suo rivale confinante, l'India. A fine giugno, Nuova Delhi ha bandito 59 app cinesi, tra cui TikTok, che in India ha 120 milioni di utenti. Ma c'è anche chi, davanti a TikTok, sfoggia ancora imperturbabile il suo sorriso: è la premier neozelandese Jacinda Ardern, anche accanto alla sua imitatrice. Per lei il rischio manipolazioni o fake non sembra esistere, almeno all'apparenza.