Questa volta è il turno della Transnistria. Le autorità dell'auto proclamata Repubblica, entità separatista filorussa all'interno del territorio della Moldavia, hanno chiesto protezione a Mosca. Il Ministero degli Esteri Russo ha risposto che gli interessi dei cittadini sono tra le priorità di Mosca. Lo schema della propaganda russa è sempre lo stesso e funziona quasi sempre, che si tratti del Dombas, della Ossezia del Sud o dell'Abcasia, altri due stato de facto indipendenti grazie alla guerra della Russia contro alla Georgia nel 2008, che sono poi gli unici sedicenti Stati che riconoscono la Transnistria. Abitata da una maggioranza di russi grazie ad un processo di russificazione di epoca staliniana, la Transnistria era la regione più ricca della Moldavia che è lo Stato più povero d'Europa e dove invece la lingua è il romeno. Nel 1990 ha dichiarato la propria indipendenza ed ha al suo interno un piccolo contingente militare russo. Nel 2014, dopo l'annessione della Crimea, la Transnistria chiesto l'adesione alla Russia. Per la comunità internazionale fa parte della Moldavia, dove le provocazioni dei filorussi sono continuate in tutti questi anni. Che le intenzioni dell'avanzata russa nel sud dell'Ucraina fossero quelle di arrivare alla Transnistria non è un mistero e più volte in questi due anni di guerra la tensione è stata alta tra Tiraspol e Chisinau, capitale della Moldavia. Adesso la richiesta di protezione da parte di Mosca bollata dal Governo moldavo come un evento puramente propagandistico. Per il Premier polacco Tusk invece le tensioni sono pericolose per l'intera regione e per l'Ucraina in particolare. Questo mentre Zelensky vola a Tirana per chiedere l'aiuto dei paesi balcanici e conclude un accordo con l'Albania per la produzione congiunta di armi. Sul campo invece l'Ucraina dopo Avdivka continua a perdere terreno con i russi che issano la propria bandiera su altri due villaggi. Caduta la roccaforte che reggeva dal 2014 le linee difensive ucraine sono molto meno solide. Questi sono i bombardamenti su Chasiv Yar prossimo obiettivo Russo partendo da Bakhmut. Anche questa città sarà probabilmente rasa al suolo.