La piazza che Tel Aviv ha dedicato agli ostaggi sembra un raduno del popolo Maga. È grazie a Trump che riavremo chi è stato rapito, assicurano i manifestanti, decine di migliaia. Le bandiere americane sventolano accanto a quelle israeliane, segno di un legame più stretto del solito. Pian piano la cautela lascia spazio alla fiducia. Gli ostaggi dovrebbero essere rilasciati entro la mattinata di lunedì. Le persone alle mie spalle si stanno preparando per la cerimonia che segnerà la fine dello Shabbat. Ci hanno raccontato che hanno tenuto questa cerimonia qui tutte le settimane per circa due anni e sperano che questa sia l'ultima volta. Tutti sperano che Trump si faccia vedere anche qui, ma per ora arrivano solo i suoi inviati, Steve Witkoff e Jared Kushner con la moglie Ivanka sono accolti da un'ovazione. "Questa sera, celebriamo qualcosa di straordinario, un momento che molti pensavano fosse impossibile. Invece siamo qui. La prova vivente che quando il coraggio incontra la convinzione allora i miracoli possono accadere. Una pace che viene non dalla politica, ma dal coraggio, dal coraggio di coloro che non si sono arresi alla speranza". Trump arriverà a Gerusalemme lunedì in agenda l'incontro con una delegazione di familiari degli ostaggi e il discorso alla Knesset. Subito dopo la tappa in Egitto per la cerimonia di firma dell'accordo. Ci saranno i leader di diversi Stati arabi ed europei, Italia compresa, non ci saranno né Israele né i palestinesi, nonostante siano i protagonisti dell'intesa. Circa 200 soldati americani sono già in Israele con compiti logistici e di supervisione. Centinaia di migliaia di palestinesi intanto stanno tornando nel nord della Striscia. La devastazione è ovunque, come dimostrano le immagini aeree. 400 mila tonnellate di macerie dovranno essere rimosse dalla città solo a Khan Yunis. Gli aiuti umanitari sono tornati nella striscia e il flusso dovrebbe intensificarsi. 2 mila i detenuti palestinesi che saranno scarcerati dopo il ritorno degli ostaggi, 250 sono ergastolani e Hamas ha protestato per alcune modifiche dell'ultim'ora nella lista. La tregua reggerà, dice Trump con incrollabile ottimismo. Sarà in Medio Oriente per appena un giorno, poi tornerà alle beghe americane, e non sono poche. .























