Mezzogiorno di giovedì 10/10, l'ora locale che segna l'inizio del cessate il fuoco all'interno della Striscia di Gaza e l'ufficiale fine della guerra dopo oltre due anni di conflitto. La notizia arriva dopo la sigla in Egitto dell'accordo tra Hamas e Israele, sulla base del piano di pace delineato dal presidente americano Donald Trump e la ratifica della prima fase dell'intesa da parte del governo israeliano. Così come previsto dal piano, le forze di difesa israeliane si sono ritirate parzialmente all'interno dell'enclave, mantenendo di fatto il controllo del 53% del territorio. Sono migliaia le famiglie di palestinesi che camminano lungo la strada costiera al-Rashid, da sud verso nord. Un fiume umano che in un contro esodo prova a tornare a casa, o meglio, quello che rimane delle loro case, tra polvere e cemento in una Striscia devastata da 24 mesi di conflitto. Intanto c'è attesa per il ritorno degli ostaggi, 48 nelle mani di Hamas, di cui 20 ancora in vita, che dovrebbe avvenire entro il mezzogiorno di lunedì, scadenza della finestra di tempo di 72 ore previste dall'intesa. Solo e solamente dopo la restituzione di tutti i rapiti, Israele inizierà a liberare i detenuti palestinesi; 2000 tra cui 250 ergastolani, parola di Netanyahu, che minaccia di usare la forza se Hamas non dovesse rispettare il piano durante la seconda fase dell'accordo, quella più delicata, che prevede la smilitarizzazione dell'enclave e la creazione di una forza interaraba per monitorare la tenuta del cessate il fuoco. "Noi faremo in modo di ottenere il ritorno degli ostaggi. E di contenere Hamas e di portare Hamas alla prossima fase. Fase in cui Hamas non avrà più armi e non avrà più potere. E se non sarà con le buone, beh lo faremo con le cattive. Lo voglio dire molto chiaramente". Parole dure, quelle del premier israeliano eppure, Hamas dice che non darà scuse a Israele per tornare in guerra. Ringrazia Trump per avere garantito un accordo di pace, ma ribadisce che non accetterà che l'ex primo ministro britannico Tony Blair abbia un ruolo nel futuro assetto politico della Striscia. .























