Gli annunci di Donald Trump sono destinati a suscitare reazioni nazionali e internazionali, a partire dalle parole sul conflitto in Ucraina, quella sicurezza sin qui dichiarata, per la possibile pace in Ucraina vacilla. Forse non è possibile raggiungere un accordo tra Mosca e Kiev, dice in un'intervista alla NBC News, troppo odio tremendo tra due uomini, che però non abbatte la speranza del presidente di ottime possibilità di arrivare alla fine del conflitto. Altro dossier sul tavolo la sua visione della democrazia a stelle e strisce escluso il terzo mandato lancia la possibile successione del vicepresidente Vance o del segretario di Stato Mark Rubio. Poi difende il diritto di criticare il presidente senza temere ritorsioni, ma non sa se debba o meno rispettare la Costituzione. Sui social poi annuncia la decisione di riaprire il carcere dell'isola di Alcatraz. Ospiterà i criminali più spietati e violenti d'America, scrive, spiegando che la struttura sarà sostanzialmente ampliata. The Rock, chiusa oltre sessant'anni fa, deve tornare ad essere un carcere per isolare criminali feroci, violenti e recidivi. Annuncia svolte prossime anche per gli accordi sui dazi, ma la partita resta sempre più aperta con la Cina, e poi apre un nuovo protezionismo nel settore cinematografico. Una tariffa del 100% su tutti i film prodotti all'estero e distribuiti negli Stati Uniti. Vogliamo film realizzati in America di nuovo. Secondo il presidente l'industria cinematografica americana sta morendo a causa dei Paesi che producono con incentivi. Una nuova emergenza per quella che definisce una minaccia alla sicurezza nazionale. .























