Trump e l'Europa, atto terzo. In pochi giorni il presidente ha diffuso la nuova National Security Strategy, dando la civiltà europea per morta o quasi. Poi è tornato sull'argomento affermando che gli alleati d'oltreoceano stanno prendendo una brutta piega. Ora, in un'intervista a politico, Trump sostiene che senza un cambiamento nella gestione delle forze, alcuni Stati non saranno più in grado di sopravvivere, sono deboli e decadenti. Prologo del dramma alla conferenza di Monaco di febbraio, durante la quale il vicepresidente Vence illustrò la dottrina maga, non abbandonare l'Europa, ma modellarla immagine e somiglianza dell'America trumpiana. Continueremo ad appoggiare i candidati europei. che più ci piacciono avverte ora Trump, ignorando le accuse di ingerenza. I commenti si inseriscono nel complicato quadro delle trattative sull'Ucraina con gli europei che temono un tradimento di Washington ai danni di Kiev. Trump non li rassicura, e They're not producing, we're talking about Ukraine, they talk. But they don't produce. And the keep going on and on. Il presidente americano tramite i suoi inviati avrebbe dato un ultimatum a Zelensky. Entro Natale deve decidere se accettare il piano, che a quanto pare prevede non meglio specificate garanzie di sicurezza, in cambio della cessione dei territori contesi. A Kiev si parla tanto di democrazia, dice Trump, eppure in Ucraina non si vota da parecchio tempo. Federico Leoni schede G24 New York. .























