Prima intervista di Donald Trump da presidente in carica, nuovo attacco a Joe Biden per le grazie preventive concesse a fine mandato. Nell'affondo di Trump una velata minaccia. La cosa triste è che non ha graziato se stesso. A Fox News il presidente rivela anche il contenuto della lettera, che il suo predecessore come da tradizione, gli ha lasciato nello studio ovale. La mia preghiera, ha scritto Biden, è che i prossimi anni siano un periodo di pace e di grazia. Trump ribadisce che con lui al comando la guerra in Ucraina non sarebbe mai scoppiata e con un post su Truth avverte Putin. Voglio bene al popolo russo ma se non mette fine al conflitto, arriveranno nuove soluzioni e nuovi dazi. A colpi di decreti Trump mette in pratica la rivoluzione Maga. I non cittadini tornano a chiamarsi alieni, l'ingresso dei migranti al confine sud è sospeso, 1.500 soldati vengono schierati alla frontiera. Secondo alcune fonti arriveranno ad essere 10.000. Ad essere sospesi sarebbero anche gli arrivi di coloro la cui domanda d'asilo è stata accettata ma che non sono ancora nel paese. 33.000 persone sono bloccate in Messico dopo la cancellazione di una App che consentiva ai migranti di prenotare gli appuntamenti per ottenere l'ingresso legale negli Stati Uniti. I procuratori federali ricevono l'ordine di indagare sui funzionari locali che dovessero opporre resistenza all'applicazione delle nuove regole e la prima legge, arrivata sul tavolo di Trump, riguarda proprio la detenzione degli illegali. Nel mirino ci sono anche le norme su diversità, equità e inclusione che per anni sono state il cavallo di battaglia dei democratici. I dipendenti federali del settore finiscono in congedo, i siti bloccati, viene cancellata anche una legge vecchia di 60 anni contro le discriminazioni nelle assunzioni operate dal governo, una guerra su più fronti con cui Trump sembra intenzionato a spingere il più in là possibile i limiti del potere esecutivo.