Il 6 gennaio 2021 a Capitol Hill l'America aveva visto la sua ora più buia. Tre anni più tardi nelle sale profanate da migliaia di sostenitori Donald Trump giura come il quarantasettesimo Presidente degli Stati Uniti d'America, insieme alla presidenza arrivano anche le grazie per oltre 1000 sostenitori colpevoli di aver attaccato il Campidoglio per impedire la certificazione della sconfitta del loro leader. Il Presidente li definisce ostaggi e concede loro la grazia totale, completa e incondizionata oltre a commutare le condanne di 14 estremisti tra cui leader dei gruppi di estrema destra Proud Boys e Outh Keepers Le grazie cancellano ogni condanna, questi uomini potranno nuovamente possedere un'arma e votare. Stuart Rhodes ex leader della milizia Outh Keepers uno degli organizzatori dell'attacco al Campidoglio degli Stati Uniti viene rilasciato dalla prigione Federale di Cumberland, nel Maryland, dove stava scontando una pena commutata a 18 anni di reclusione. Rhodes non era entrato nel Campidoglio il 6 gennaio, ma è stato ritenuto colpevole di aver complottato per impedire la certificazione elettorale oltre ad essere stato accusato di aver accumulato armi in un hotel della Virginia, armi che sarebbero poi dovute arrivare a Washington. Oltre 140 agenti di polizia furono feriti durante l'assedio durato sette ore che portò anche alla morte, direttamente indirettamente di quattro sostenitori di Trump nella folla e di cinque agenti di polizia. Questi uomini dice il presidente Trump non rappresentano una minaccia l'attacco del 6 gennaio è stato un giorno di amore e di pace, dichiarazioni smentite dai centinaia di video che mostrano i sostenitori aggredire con ogni mezzo la polizia. Il fratello dell'agente del Campidoglio Brian Sicknick, morto un giorno dopo essere stato aggredito durante l'insurrezione, ha condannato la decisione del Presidente Trump; graziare i rivoltosi dice non è solo un tradimento verso le famiglie delle persone ferite o uccise nell'attacco, ma per tutti gli americani.