Il presidente che spera di far scoppiare la pace in Medio Oriente, dicono i critici, rischia di far scoppiare la guerra all'interno degli Stati Uniti. La Casa Bianca spedisce uomini della Guardia Nazionale da uno stato all'altro, scatenando una battaglia giudiziaria che potrebbe trascinarsi per mesi. A Chicago arriva la Guardia Nazionale, giunta in Illinois dal Texas. Un'invasione incostituzionale, dicono le autorità locali, che non hanno mai sollecitato l'intervento dei militari. La Casa Bianca ha cercato anche di spedire a Portland, in Oregon, la Guardia Nazionale della California, ma la mossa è stata bloccata da una giudice, peraltro nominata da Trump. Le metropoli a guida democratica, secondo il presidente, vivono un'emergenza criminalità. I militari dovrebbero tutelare i federali impegnati nelle attività contro l'immigrazione illegale e, secondo la Casa Bianca, minacciati dalle proteste. Il Posse Comitatus Act vieta l'utilizzo dei soldati per compiti di gestione dell'ordine pubblico, ma Trump non esclude il ricorso all'Insurrection Act, che consente al presidente di aggirare la norma in caso di emergenza. Non c'è nessuna emergenza, tuonano gli amministratori locali delle città interessate che considerano una provocazione anche le visite indesiderate di alcuni membri dell'amministrazione: il capo della Homeland Security, Kristi Noem, si è fatta vedere a Portland, Kash Patel, direttore dell'FBI, a Chicago. .























