Sorpresi e scioccati, così alcune fonti citate da Axios descrivono i leader europei che hanno parlato con Donald Trump dopo la sua telefonata con Putin. Il motivo sarebbe la deferenza del Presidente americano verso quello russo. A essere sorprendente in realtà è anche la loro stessa sorpresa. Visto che il fascino esercitato da Putin su Trump non è cosa nuova e semmai è recente e inedito il fatto che il Presidente americano stia prendendo in considerazione, almeno in teoria, l'idea di imporre nuove sanzioni su Mosca o addirittura di sfilarsi dai negoziati. Possibilità né concrete né imminenti per ora, nonostante il pressing dell'Europa, lo ha chiarito in Congresso il Segretario di Stato Marco Rubio. "Trump continua a credere che le intenzioni di Putin siano. serie, non c'è posto migliore del Vaticano per ospitare i negoziati" sottolinea. Nel giorno in cui presenta il progetto per uno scudo antimissile made in USA migliore di quello israeliano. La guerra per Trump è un ostacolo agli affari. In campagna elettorale aveva promesso di risolvere in tempi rapidi ognuna delle crisi in atto. Sono quasi tutte ancora lì. Se quella Ucraina non è ancora sufficiente a del tutto i rapporti con Putin, quella di Gaza ha guastato la relazione con Netanyahu. Trump sarebbe frustrato dalla situazione nella Striscia e turbato dalle immagini dei bambini palestinesi sofferenti, tanto da chiedere ai suoi collaboratori di spingere il premier israeliano a chiudere il conflitto. "Il ritorno dei convogli umanitari a Gaza è un bene, ha detto Rubio, ma gli aiuti sono ancora insufficienti". L'audizione del Segretario di Stato è stata brevemente interrotta dalla protesta di un manifestante contro il sostegno americano a Israele. .