Passata, come di consueto, nel suo buon ritiro in Florida, a Mar-a-Lago, questa Festa del Ringraziamento ha, però, un sapore tutto speciale per Donald Trump: la prima con in mano la responsabilità dell’intero paese, un paese che vuole vedere di nuovo unito dopo una campagna elettorale che lui stesso ha definito brutale. Un segnale di distensione arriva anche dalle ultime nomine per completare la squadra di Governo, con la scelta di due donne, che non nascono come sue sostenitrici della prima ora, Nikki Haley e Betsy DeVos. La prima, Governatrice del South Carolina, di origine indiana, è stata scelta come Ambasciatrice americana alle Nazioni Unite. Durante le primarie aveva appoggiato Marco Rubio e non aveva risparmiato parole dure nei confronti di Trump, che aveva contrattaccato via Twitter sostenendo che la popolazione del South Carolina avrebbe dovuto vergognarsi di lei, ritenuta allora dal Tycoon anche troppo debole sul fronte dell’immigrazione. Ma le tensioni sono state via via smorzate. La Haley, alla fine, ha dato il suo appoggio contro la Clinton e le sue posizioni rimangono comunque vicine all’area più conservatrice del partito su molti temi, fra cui la politica estera, andando così a convergere con la visione di Trump. La DeVos, invece, non ha mai fatto politica in prima linea, ma ha sempre partecipato finanziariamente. Ricca filantropa del Michigan, è una donatrice generosa del Partito Repubblicano sin dai tempi di George W. Bush. Scelta da Trump come Ministro dell’istruzione, porterà sicuramente avanti la questione del finanziamento delle scuole private con fondi pubblici, tramite voucher o incentivi fiscali, su cui ha già investito molte battaglie pubbliche e molti soldi. Qualche ombra rimane sul fratello della DeVos, Erik Prince, fondatore della società di sicurezza Blackwater, che fornì a mercenari per la guerra in Iraq e creò non pochi problemi alla famiglia Bush, tanto da essere completamente eliminata da ogni appalto durante la Presidenza Obama.