Sempre a caccia di record, Trump è divenuto il primo presidente americano ad assistere alla partita dell'anno: il Super Bowl. Una trovata pubblicitaria geniale, certo, che comunque ha fatto innalzare le misure di sicurezza, già altissime, per un evento di queste dimensioni. Così a New Orleans, al Cesar Superdome, sono stati schierati oltre 700 agenti. Non pago dell'enorme visibilità che gli garantiva già la sola partecipazione, "The Donald", ha rilasciato un'intervista a Fox News, al fidato Bret Baier, alcune parti delle quali sono state mandate in onda proprio nel prepartita. Trump ha sparato dal suo zero, anticipando le sue prossime mosse. Il Canada farà molto meglio come 51esimo Stato degli Stati Uniti, la sua prima bomba alle telecamere di Fox. Poi ha spiegato: perdiamo 200 miliardi miliardi di dollari in sussidi al Paese confinante. Dopodiché ha preconizzato molti tagli alla pubblica amministrazione, a partire dall'Istruzione e poi alla Difesa. Per ora non ci sono certezze di frodi, chiarisce, ma non sembra avere dubbi sul fatto che, andando a scavare, qualcosa uscirà fuori. Soprattutto perché a indagare sarà Elon Musk, il miliardario che ha ricevuto l'incarico di guidare il Dipartimento per l'efficienza governativa, a dispetto del nome, agenzia non federale. Insomma, un ulteriore endorsement nei confronti del fondatore di Tesla. Dopodiché ha dato anche indicazioni sulla politica estera, anche qui con un giornale amico, il tabloid New York Post, al quale ha confermato di aver parlato con Putin. Ha assicurato che anche il presidente russo vuole che la gente smetta di morire. E ha concluso sostenendo di avere un piano concreto per porre fine alle ostilità. Ma ha glissato quando il giornalista gli ha chiesto quante volte abbia già parlato con Putin: meglio non dirlo. .