Trump rivede il programma della campagna elettorale

Donald Trump annuncia il suo piano per i primi cento giorni di Governo e la Borsa americana festeggia. Nel video da due minuti e mezzo che il neopresidente eletto ha pubblicato sui social, infatti, sono scomparse alcune delle proposte più discusse della sua campagna, come il muro anti-immigrati, al confine con il Messico, i registri religiosi e la cancellazione dell’ “ObamaCare”. Ci si concentra invece sulla ricetta economica, che passa anzitutto per un ingrediente: il protezionismo commerciale. Via il Partenariato Transpacifico; al suo posto, invece, ci saranno una serie di accordi bilaterali che proteggano l’industria e i lavoratori americani, come per i lavoratori americani e per garantirgli posti con stipendi più alti è pensato il tratto di penna sulle limitazioni ambientali alla produzione energetica. Sul fronte dell’immigrazione, l’unica azione immediata sarà investigare sugli abusi nella concessione dei visti di lavoro. “L’America innanzitutto, dunque”, spiega Trump, che nelle ultime ore ha mostrato, in un’intervista con il New York Times, una maggiore moderazione rispetto alle posizioni della campagna elettorale anche su altri aspetti, spiegando ad esempio di non essere interessato a perseguire legalmente Hillary Clinton per la vicenda delle mail, o sottolineando di essere convinto che in fondo possa esistere una qualche correlazione fra il cambiamento climatico e l’azione dell’uomo. Nell’intervista inoltre prende le distanze dai suoi sostenitori più estremisti e radicali, anche perché è evidente che Trump preferisce concentrarsi sulle questioni che realmente interessano gli elettori che gli hanno permesso di arrivare alla Casa Bianca. L’occupazione e la situazione economica sono il loro primo pensiero: ed è di questo che Trump intende occuparsi sin da subito. Non a caso, il suo consenso sale: secondo l’ultimo sondaggio, il 59 per cento degli americani vede ormai positivamente il futuro del Paese nell’era Trump. Ma su una cosa tutti sono d’accordo: oltre il 90 per cento è convinto che Trump dovrebbe smettere di usare Twitter per esprimere il suo pensiero.