Le mire espansionistiche di Donald Trump non si fermano alla Groenlandia o al Canale di Panama, arrivano fino al Medio Oriente. Gli Stati Uniti, dice il presidente in conferenza stampa con Netanyahu, prenderanno il controllo della Striscia di Gaza. Nessun problema per quanto riguarda i palestinesi perché, dice Trump, loro adorerebbero lasciare quella terra. D'altronde prosegue, nessuno vorrebbe vivere in quel luogo segnato dalla morte. A questo, spiega Trump, penserebbero gli USA, bonificando l'area da mine e bombe inesplose, liberando la striscia dalle macerie per poi avviare una ricostruzione capace di creare migliaia di posti di lavoro. Secondo i piani del presidente è necessario un accordo per il reinsediamento permanente. Circa 2 milioni di persone potrebbero essere traferite in Egitto o Giordania. Trump parla anche di altri paesi disposti ad accogliere i palestinesi senza però nominarli, il tutto dovrebbe avvenire grazie a ingenti quantità di denaro che consentirebbero loro di reinsediarsi in 6 diverse località. Senza più una terra e senza aiuti il presidente Trump decreta il ritiro degli USA da alcuni organismi delle Nazioni Unite, tra cui il Consiglio per i diritti umani, l'Agenzia per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi e l'Unesco, l'organizzazione per l'educazione, la scienza, la cultura, la comunicazione e l'informazione. Sotto le pressioni del premier israeliano, Trump firma un ordine esecutivo per reimporre la massima pressione sull'Iran, è molto duro spiega il presidente che prima della firma si dice molto combattuto. Speriamo di non doverlo usare molto, aggiunge, si dice disponibile ad incontrare il leader iraniano, ma fa sapere che nel caso in cui Teheran provasse ad eliminarlo, ha già lasciato istruzioni per annientare il paese. Netanyahu sorride dall'inizio alla fine, elogia Trump, a cui riconosce un ruolo centrale nella chiusura dell'accordo sul cessate il fuoco, ha aiutato a riportare a casa gli ostaggi, dice, oltre ad aver permesso che le armi americane tornassero in Israele. Trump parla di pace e ripete un vecchio ritornello. Merito il Nobel ma non me lo daranno. .